Racalmuto, Livetour nel nome di Sciascia

Nuovo Livetour per la Redazione di Tradizioni Sicilia; una domenica che, come sempre, si è riempita di sensazioni, emozioni e storia, non solo a livello locale, ma anche a livello internazionale.

Ok, ve lo sveliamo: alcuni lo hanno visto in anteprima sui nostri Social; siamo stati a Racalmuto.

Racalmuto è un delizioso paesino in provincia di Agrigento di circa 8300 anime che ha dato i natali a Maestri della fama del pittore Pietro D’Asaro, dei tenori lirici Salvatore Puma e Luigi Infantino e dello scrittore Leonardo Sciascia, il quale le dedicò i suoi esordi nella rappresentazione letteraria della Regalpetra.

Dopo circa 2 ore di pullman con partenza da Palermo, il nostro giro a Racalmuto (il cui nome probabilmente ha origini durante l’invasione araba – Rahal Maut – ossia “Villaggio morto”, nome dato ad hoc poiché la popolazione del periodo fu quasi interamente sterminata dalla peste) fa tappa presso la Fondazione Leonardo Sciascia.

Splendida struttura costruita su 2 piani, è un Ente giuridico riconosciuto a tutti gli effetti istituito in comune accordo con lo scrittore, il quale ha voluto che avesse il privilegio di ricevere (ed esporre) una collezione inestimabile di ritratti di scrittori, le edizioni italiane e straniere di quasi tutti i suoi libri, le lettere ricevute in circa 50 anni di attività letteraria e oltre 2000 volumi della sua biblioteca. Da restare a bocca aperta.

Successivamente arriviamo alla scuola a lui intitolata, in cui esiste un’aula in cui il tempo si è fermato a 50 anni fa: banchi con penne e calamaio, tavola pitagorica del periodo, pallottoliere per fare i calcoli, lavagna da un lato a righe e dell’altro a quadretti: insomma, un’atmosfera magica all’interno della quale fa una strana, ma allo stesso tempo piacevole, sensazione tornare studente. Anche se per poco.

La tappa seguente è il Circolo d’élite, tutt’ora operativo, dove il M° Sciascia era solito trascorrere i suoi pomeriggi a chiacchierare con gli altri prestigiosi soci e sempre e comunque alla ricerca di ispirazioni per nuove opere, consultando la biblioteca (ancora ricca di riviste e quaderni del periodo). Subito all’uscita, in direzione per tornare a casa, proprio sul marciapiede, è stata costruita una statua in bronzo ad altezza naturale di Sciascia vestito come sempre in maniera impeccabile e con in mano la sua inseparabile sigaretta (ndr. vi avvisiamo di fare attenzione se camminate su quel marciapiede; è talmente realizzata bene che potreste non farci caso ed andarci a sbattere ^^). 

Il giro prosegue in direzione di una delle meraviglie religiose del paese agrigentino: il Santuario dedicato a Maria SS. del Monte (compatriota di Racalmuto assieme a Santa Rosalia). Costruita sul borgo più antico dl paese nel XVIII secolo per volontà di Pietro Signorino (Sacerdote e grande benefattore del periodo), è sempre stata il centro della religiosità del popolo racalmutese; il suo nome si deve l’arrivo in paese della statua realizzata in marmo bianco, lavorazione tipica della scuola giganesca, della Madonna col Bambino; elementi che la caratterizzano nei particolari sono soprattutto una tela di Pietro D’Asaro al proprio interno, il campanile di inizio ‘800 e una lunga scalinata. In onore della Santissima si tiene ogni anno nel mese di luglio (per l’esattezza il venerdì successivo alla prima domenica) la “Fiera” di Maria SS. del Monte, con l’orario delle 18 scandito da 21 colpi di cannone (cui segue la tammuriata). 

Un’ora dopo, con partenza dal Castello Chiaramontano, prende il via il tradizionale corteo storico in cui sfilano giovani in abiti del ‘500 a cavallo con destinazione proprio il Santuario. Parte poi la Processione del Simulacro della Madonna, che viene messo delicatamente su un carro trainato da buoi; processione cui segue una recita rievocativa dal titolo “La vinuta di la Madonna di lu Munti”. Il giorno successivo si svolge la tradizionale discesa dei Cerei con presa della bandiera, in omaggio alla Madonna da parte dei Burgisi. Domenica infine uomini e donne che hanno ricevuto la grazia si recano a piedi verso il Santuario seguiti da muli bardati ad hoc e caricati con sacchi di frumento, mentre alcuni cavalieri devoti entrano nel santuario dopo aver salito la scalinata che porta all’ingresso.

Si fa una certa ora e lo stomaco brontola di fame per il pranzo: ci si ferma quindi presso alcuni ristoranti della zona per un meritato riposo a base di specialità siciliane (manco a dirlo).

Riprende poi il giro e la tappa è lo splendido Teatro Regina Margherita, costruito nella seconda metà dell’800 a forma di ferro di cavallo per far sì che l’acustica possa rendere al massimo. Difatti la location è perfetta per rappresentazioni liriche: 350 posti in totale, realizzato dall’architetto Dionisio Sciascia (della scuola del M° Filippo Basile), all’apparenza piccolo di dimensioni, presenta un palcoscenico molto grande in profondità ed una serie di manichini sui palchi che tengono indosso costumi originali dell’epoca, un sipario di Giuseppe Carta raffigurante i Vespri siciliani e dodici dipinti del pittore Giuseppe Cavallaro. Chiuso per tantissimi anni, è stato riaperto il 14 febbraio del 2003 con il grande Andrea Camilleri nominato direttore artistico (da pochi anni il suo posto è stato preso dal regista teatrale Fabrizio Catalano).

Penultima tappa del nostro magico Livetour è la Chiesa Madre – Maria SS. Annunziata, meraviglia del barocco del XVIII secolo. Tre navate abbellite nel corso del tempo, un bassorilievo con l’immagine di Dio che incorona la Madonna nella volta e alcuni altari lignei conservati, tra cui uno dedicato a Santa Rosalia. Grazie all’intervento di Mons. Alfonso Puma, la struttura fu restaurata grazie all’intervento della Regione siciliana ed allo splendido lavoro di volontari racalmutesi.

A chiusura di questa magnifica giornata (per fortuna anche il tempo è stato clemente) non può mancare una visita all’imperioso Castello chiaramontano dal quale, affacciandosi, si scorge una vista mozzafiato del paese di Racalmuto. Di forma pentagonale, è stato costruito su tre piani e vede ai propri lati 2 maestose torri cilindriche.

Si fa sera ed il pullman ci torna a prendere per riportarci a casa dopo una giornata un po’ stancante, ma che valeva la pena di essere vissuta appieno!

Allora arrivederci al prossimo Livetour!


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